L'ampio sviluppo dell'associazionismo degli ultimi decenni, testimonia l’insopprimibile bisogno, presente in ogni fascia sociale, di trovare maggiori e nuovi spazi organizzati, in cui sviluppare ed intensificare relazioni umane su principi ed obiettivi di interesse comune.
In realtà la tendenza ad associarsi nasce con l'uomo e trova la sua massima espressione nell’organizzazione dello Stato che, per l'ampiezza dei suoi fini, la molteplicità e l'efficacia dei suoi mezzi, sopravanza ogni altra forma di aggregazione sociale.
Tuttavia, la creazione dello Stato non esaurisce la tendenza associativa dell'uomo, giacchè non tutti i suoi bisogni - materiali, culturali, spirituali, ecc. - possono essere dallo Stato stesso assunti e totalmente soddisfatti.
Cosicché, nella considerazione che la vocazione associativa rappresenta un dato insito nel comportamento umano e che le aggregazioni spontanee per affinità di interessi svolgono una importante funzione sociale, dai tempi più remoti, le numerose e varie manifestazioni di questa tendenza, sono state approvate o tollerate dal " potere costituito".
In regime liberale, poi, la libertà di associazione è vista non solo come diritto naturale, innato e inviolabile dell'individuo, ma anche come ambito esperienziale da favorire, riconoscendo alle forme associative la capacità di concorrere allo sviluppo e alla maturazione della persona e di favorirne l'inserimento consape­vole e maturo nel contesto sociale in cui vive ed opera.
In tale ordine concettuale, le moderne Costituzioni liberali attribuiscono ai diritti dell'uomo fondamentale importanza per la formazione e per lo sviluppo dei processi democratici. Cosicché anche la nostra Carta Costituzionale riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, "sia come singolo, sia nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità ", dedicando il primo dei quattro titoli dei diritti e doveri dei cittadini proprio ai diritti di libertà.
L’art. 18 della Costituzione, difatti, testualmente recita: " i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale".
Appare evidente che il riconoscimento dei diritti individuali sarebbe stato monco se non esteso alla facoltà di potersi liberamente raggruppare con altre persone. In tal modo viene anche sottolineato il fatto che vi sono fini che l'individuo non può perseguire da solo ma soltanto insieme con altri.
Nell'evoluzione storico-legislativa dello Stato italiano, questo diritto è stato ulteriormente ribadito da una molteplicità di leggi, tutte orientate a favorire, lo sviluppo di attività culturali, ricreative ed assistenziali promosse e gestite direttamente dai lavoratori.
In effetti, le varie disposizioni legislative, succedutesi nel tempo, hanno incoraggiato e sostenuto le associazioni dei lavoratori, in quanto promotrici di significative iniziative culturali e di encomiabili forme assistenziali e solidaristiche, il cui carattere di esperienza originale e democratica ha contribuito non poco, e tuttora contribuisce, al positivo processo di crescita dell'intera Nazione.
Tuttavia nel vasto panorama di questi specifici sodalizi, meglio conosciuti come CRAL, il mondo della scuola ha fatto mancare una propria, analoga e unitaria esperienza aggregativa, privandosi, in tal modo, di un prezioso strumento capace , tra l’altro, di concorrere sia alla crescita culturale e professionale della categoria, che ad una perequazione economica nell’ambito di un accesso agevolato all’acquisizione di beni e servizi.
Oggi, a fronte della persistente crisi sociale ed economica, che da anni investe il nostro paese e che ha fatto registrare a danno del personale della scuola un pauroso arretramento economico ed un’altrettanta paurosa caduta di prestigio, è sembrato necessario e urgente procedere alla costituzione di una specifica associazione, denominata “ Associazione Mondo Scuola”, con l’intento di restituire ad una prestigiosa classe di lavoratori, anche la capacità di incidere sulle scelte politiche territoriali e nazionali, mediante la realizzazione di interventi e progetti di elevato valore ed interesse socio-culturale.
L’Associazione Mondo Scuola, sebbene costituita in ritardo rispetto alle originarie norme che assicuravano significativi benefici e vantaggi agli specifici sodalizi, rappresenta, ora, per la più numerosa e acculturata categoria di dipendenti pubblici, un’opportunità nuova e concreta di divenire massa critica, onde svolgere, in un contesto sociale quanto più ampio possibile, un ruolo di positivo protagonismo per il raggiungimento degli ambiziosi traguardi sinteticamente sopracitati e analiticamente contemplati nel proprio statuto. 
 IL CONSIGLIO DIRETTIVO